Avanti con i balzelli: pure il registro telematico delle farine!

“Apprendiamo con preoccupazione e un certo fastidio – dichiara il Gruppo di Presidenza Confartigianato cesenate – che verrà attivato dal Governo un registro per il monitoraggio delle produzioni cerealicole a carico delle imprese del settore, molini, panifici, pastifici, ben rappresentati nel nostro territorio. Quindi, chiunque detenga cereali e farine di cereali sarà tenuto a registrare tutte le operazioni di carico e scarico, se la quantità del singolo prodotto supera le 5 tonnellate annue. Se il nuovo obbligo potrebbe eventualmente permettere di evitare che tali prodotti vengano introdotti nel nostro Paese in maniera illegale e spacciati per locali, dall’altro costituire un ulteriore appesantimento per le nostre piccole imprese del settore già costretta già ad innumerevoli adempimenti burocratici”.
La registrazione delle operazioni di carico e scarico per la vendita o trasformazione di cereali e di sfarinati a base di cereali, di provenienza nazionale ed europea, dovrà essere effettuata in un apposito registro telematico istituito sul Sian, il portale del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, entro sette giorni lavorativi. Le sanzioni previste per chi non istituisce il registro – vanno dai cinquemila ai 20mila euro e a chiunque non rispetti le modalità di tenuta telematica del registro verrà applicata la sanzione amministrativa da mille a cinquemila euro. Inoltre, in caso di violazione dei quantitativi registrati, si applicherà la sanzione accessoria della chiusura dello stabilimento da 7 a 30 giorni.
“Siamo in attesa di conoscere i decreti attuativi della norma e di come le nostre imprese potranno adeguarsi alla nuova disciplina – aggiunge il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena -. Nel frattempo la nostra associazione sta collaborando con i vertici nazionali di Confartigianato per l’elaborazione di un documento da inviare al Ministero di competenza, ad interim, affinché la norma possa avere il più limitato impatto sulle imprese, che vogliono dedicarsi al mestiere e non vedere il loro tempo assorbito da una selva inestricabile di adempimenti che stanno trasformando il loro lavoro in una gara ad ostacoli”.