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Tutelare anche la salute dell’economia locale

A cura dell’Ufficio Stampa
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Da domani una nuova fase si aprirà con conseguenze ulteriormente  devastanti per il nostro territorio. Le imprese che dovranno sospendere le produzioni per rispettare le prescrizioni dell’ultimo decreto del Governo, che si aggiungono a quelle che l’hanno dovuto fare in precedenza, rischiano di erodere un immensa ricchezza di professionalità, saper fare, responsabilità e occupazione. La salute prima di tutto, ma dobbiamo assumere la consapevolezza che quando finirà l’emergenza Coronavirus ci troveremo di fronte problemi economici e sociali di cui non riusciamo nemmeno ad immaginare le dimensioni. 

Confartigianato non vuole raccogliere macerie e intende essere partecipare di una grande sforzo collettivo per ricostruire un tessuto che nel frattempo faremo di tutto per mantenere sano. Per farlo, occorrono, secondo Confartigianato, una serie di interventi indifferibili: attivazione di misure straordinarie di credito garantite dallo Stato per la liquidità delle imprese per fronteggiare la situazione attuale; sospensione di tutti i versamenti fiscali e contributivi per tutte le imprese anche sopra il 2 milioni di euro di fatturato e adozione per tutti di misure di decontribuzione e di riduzione degli impatti fiscali per tutto il 2020 restante; aumento delle risorse a disposizione degli ammortizzatori sociali, semplificando le procedure di accesso e rinnovo, per sostenere i posti di lavoro nelle imprese. Le piccole imprese stanno pagando un prezzo altissimo in questa emergenza. La drammatica urgenza della situazione è testimoniata dalle centinaia di pratiche Fsba (Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, la ‘cassa integrazione dell’artigianato’) di Fis, Cigo e Cassa in deroga che stiamo presentando in questi giorni.
Le piccole imprese non beneficiano di alcuna forma di assistenza che non sia il loro stesso lavoro. A ogni imprenditore corrispondono dei lavoratori, a ogni lavoratore corrisponde una famiglia e, ad ogni famiglia, corrispondono altre persone che da essa dipendono. Una catena che nell’ordinarietà si fatica e individuare ma che, nella straordinarietà del coronavirus, rischia di rompersi producendo danni incalcolabili. Per questo dobbiamo sostenere le aziende chiuse e preoccuparci di quelle che proseguiranno ad operare e che stanno adottando, responsabilmente tutte le misure di sicurezza indispensabili ad affrontare il covid-19 Confartigianato Cesena si è data questo obiettivo: tutelare la salute dell’economia per il bene del nostro territorio. Con i nostri operatori, 130 persone distribuite tra smart working e presenza minima necessaria nelle sedi, siamo  da settimane al fianco delle imprese e dei loro lavoratori, con tutte le nostre forze e con tutti i mezzi a disposizione.  Per Confartigianato Cesena questo è il momento della massima operatività ma anche della solidarietà, della comunità e del nostro essere punto di riferimento e guida non solo per le imprese, ma anche per le persone che vi operano. Salvaguardare le imprese che lavorano, e quelle che da domani dovranno fermarsi, è un impegno che ci assumiamo nel massimo della consapevolezza. Nessuno, in questo frangente, deve restare solo. Speriamo che tutti possano fermarsi con l’obiettivo di ripartire o che riescano a proseguire nel lavoro in un contesto di massima sicurezza: la posta in gioco è la salute degli imprenditori, dei loro familiari e di lavoratori che in molte aziende sono amici, componenti di una stessa grande famiglia imprenditoriale. Una famiglia da proteggere, da ora in poi, con sempre maggiore convinzione e impegno.
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Credits: Federico Lodesani

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