Confartigianato Trasporti: “Carburante alle stelle, le compagnie petrolifere debbono ridurre i prezzi alla pompa”

A cura dell’Ufficio Stampa
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Prosegue l’impegno di Confartigianato Trasporti a tutela della categoria. Sono stati firmati nei giorni scorsi da Mit e Mef i decreti che liberano i 300 milioni di euro, previsti sotto forma di credito d’imposta, per il ristoro del gasolio per autotrasporto consumato nel 2022 di cui 200 milioni riguardano gli autotrasportatori in c/t, 85 milioni quelli in c/p e 15 milioni per il trasporto viaggiatori.

Inoltre, le imprese di autotrasporto merci in conto terzi iscritte all’albo nazionale della categoria sono state escluse dal pagamento del contributo per l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, provvedimento adottato per venire incontro alla situazione di seria difficoltà del comparto.

“Si tratta di risultati importanti per la categoria, frutto di un confronto serrato che abbiamo instaurato con il Ministero – mette in luce Luca Facciani, presidente di Confartigianato Trasporti Cesena -. Da tempo abbiamo sollecitato lo sblocco urgente delle misure concordate per far fronte all’aumento del prezzo del carburante che subisce evidentemente gli effetti di una speculazione ferragostana, dato che il costo della materia prima è sostanzialmente stabile. Confartigianato Trasporti sollecita il controllo sull’applicazione dei prezzi ed invita le compagnie petrolifere a ridurre i prezzi alla pompa. La messa a disposizione delle risorse e l’esclusione dal pagamento del contributo per l’Autorità di regolazione dei trasporti sono stati oggetto di varie riunioni che Confartigianato ha tenuto sui territori con i propri associati, nelle quali è stata rimarcata la necessità di continuare a lavorare anche sul cosiddetto tavolo delle regole, per garantire regolarità nel mercato e maggiore competitività alle imprese del trasporto“.