Unknown-5

Targa di Confartigianato al valor artigiano al fondatore Giulio Babbi per i 70 anni di impresa familiare

A cura dell’Ufficio Stampa
uff.stampa@confartigianatofc.it

Una targa per i meriti straordinari all’impresa dolciaria Babbi è stata consegnata da Confartigianato cesenate al fondatore Giulio Babbi, ai figli e ai nipoti. L’incontro è avvenuto nello stabilimento nel comune di Bertinoro alla presenza di Daniela Pedduzza del Gruppo di Presidenza, del segretario Stefano Bernacci, del vicesegretario Giampiero Placuzzi ricevuti con la consueta ospitalità da Giulio Babbi, dai figli Piero, Gianni, Carlo, dalla nipote Chiara in rappresentanza della quarta generazione (sono cinque i nipoti in impresa) e dal direttore Pierpaolo Colombo.

“Settant’anni di impresa ad altissimi livelli e sempre crescenti – si sono complimentati i vertici di Confartigianato – sono un traguardo di unica eccellenza e costituiscono la base di partenza per futuri successi. Come Confartigianato siamo orgogliosi di avere avuto e continuare ad avere l’azienda nostra associata; nacque artigiana, poi crescendo e strutturandosi sempre più, è diventata industriale, pur mantenendo l’inconfondibile imprinting di impresa a valore artigiano, che profonde a piene mani ponendosi come modello non solo nel territorio e nel Paese. Un’impresa rimasta sempre familiare che oggi conta più di duecento dipendenti più gli agenti rappresentanti e nel mondo”.
Ci onora il fatto che Attilio Babbi, il padre di Giulio scomparso a 97 anni nel 2003, insieme al figlio Giulio fondatore dell’impresa nel 1952 sia stato nostro associato – hanno aggiunto i vertici di Confartigianato – e che Giulio, Piero, Gianni e Carlo siano sempre stati vicino alla associazione. In tutti questi anni abbiamo potuto seguire da vicino la crescita impetuosa, ma mai frenetica, dell’azienda nei due settori degli ingredienti per il gelato e dei prodotti dolciari. Viennesi e waferini Babbi sono un marchio non solo di chi li produce, con la famosa ricetta di Attilio, ma anche della nostra città e del nostro territorio dove l’impresa è nata, nella sede di via Pietro Turchi a Madonna delle Rose, trasferendosi nel 1990 a Bertinoro. Siamo tutti grati alla Babbi per la dolcezza del palato che gratifica con le sue delizie”.
“Dell’azienda Babbi è esemplare anche il processo di ricambio generazionale che vede nello stabilimento cooperare in simbiosi il fondatore, i figli e i nipoti con l’arrivo dunque alla quarta generazione – hanno aggiunto i vertici di Confartigianato -, unitamente ad uno staff dirigenziale di alto livello. Il 10 ottobre eravamo presenti alla festa dei settant’anni al Carisport, così come ogni anno lo siamo stati ai galà cesenati in occasione della fiera del Sigep, ed abbiamo toccato con mano non solo l’ampiezza della realtà aziendale con collaboratori convenuti da tutto il mondo, ma il valore aggiunto inconfondibile della familiarità e della coesione”.

Giulio Babbi, che compirà 94 anni il 20 dicembre prossimo, ha consegnato a Confartigianato il libro “Babbi, storia di una famiglia”, in cui narra in prima persona le vicende aziendali e familiari e ha annunciato che lo stabilimento si ingrandirà con nuovi edifici. “Una storia quella aziendale e familiare della ‘Babbi’- ha auspicato Confartigianato – che va raccontata e diffusa capillarmente anche nelle scuole per seminare e far crescere tra i nostri giovani il desiderio di fare impresa, grazie a questa azienda testimone insigne del senso e della bellezza che il fare impresa bene può dare alla vita”.
Nella foto da sinistra Daniela Pedduzza, Gianni Babbi, Piero Babbi, Giulio Babbi con la targa, Cristiana Suzzi, Giampiero Placuzzi, Carlo Babbi, Stefano Bernacci, Pierpaolo Colombo e Chiara Babbi.