Targa al valore artigiano per il mezzo secolo di attività della tranceria Della Motta di San Pascoli

A cura dell’Ufficio Stampa
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Una targa al valore artigiano per i 50 anni di attività, traguardo storico della storia d’impresa, è stata tributata da Confartigianato cesenate alla tranceria Della Motta, impresa sammaurese fondata da Mazzino Della Motta, a cui è subentrato da cinque anni come titolare il figlio Marco. La consegna è avvenuta nello stabilimento di San Mauro Pascoli, alla presenza del fondatore e del suo successore da parte di Sabrina Baldazzi di Confartigianato del Rubicone.

“La nostra tranceria  – ha rievocato il fondatore Mazzino Della Motta – fu avviata a fine 1973. Dopo aver imparato i segreti del taglio dei materiali per calzature e abbigliamento dai maestri calzaturieri del distretto di San Mauro Pascoli mi misi in proprio aprendo un laboratorio sotto casa, la prima delle nostre varie sedi. Da allora decine di ragazzi e ragazze hanno imparato da noi un mestiere complesso ma ricco di stimoli, che cerca di coniugare lo sviluppo tecnologico con la tradizione calzaturiera che fa dell’artigianalità del prodotto il suo tratto distintivo principale e che rende unici al mondo per stile e qualità. Un mio motivo d’orgoglio è che oggi molti di loro rivestono ruoli importanti nelle imprese del territorio, e hanno fatto strada. Ho cercato di insegnare il mestiere e mi sono sempre coinvolto nelle iniziative dell’istituto superiore Curie dove c’è l’indirizzo Moda calzaturiero,  e del Cercal,  prima di tutto per infondere nei giovani la passione per il lavoro artigianale e motivarli al sacrificio e alla voglia di imparare. Se oggi è divenuto molto complesso reperire personale, un nostro grande cruccio, dipende anche dal fatto che è carente l’educazione alla cultura del lavoro”.
Mazzino Della Motta ha lasciato le redini al  figlio Marco, che dopo gli studi universitari, ha scelto di entrare nell’impresa paterna. “Il nostro ricambio generazionale è stato ponderato – afferma – e alla fine si è felicemente realizzato. La nostra tranceria ha sei dipendenti  e la attività risente nel bene e nel male della situazione del distretto calzaturiero territoriale, per le cui imprese operiamo, e in generale del settore moda. Questo non esattamente è uno dei momenti migliori, per una serie di criticità che investono il comparto, l’andamento d’altronde è ciclico, ma quello che non deve mai venire meno in un imprenditore sono la fiducia, la propositività, la voglia di mettersi in gioco e di investire per il miglioramento aziendale. La filosofia aziendale è di investire nei macchinari e  di valorizzare il capitale umano. Il babbo è presente in azienda in modo discreto, ora che il titolare sono io, ma i suoi consigli sono preziosi. Mi ha insegnato ad amare questo lavoro, ad avere a cuore il capitale umano e sono orgoglioso di proseguire questa storia imprenditoriale che ci vede presenti da mezzo secolo con la tranceria Della Motta, assistiti da Confartigianato di cui siamo soci storici, che ci è sempre stata accanto”.
Nella foto Mazzino e Marco Della Motta della tranceria omonima premiati da Sabrina Baldazzi di Confartigianato.