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Recessione e Investimenti

A cura dell’Ufficio Stampa
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L’economia italiana è entrata in recessione: il PIL nel quarto trimestre del 2018 segna la seconda flessione consecutiva. Bisogna tornare alla prima metà del 2013 per ritrovare due cali consecutivi del Prodotto interno lordo.

Sul 2019 incombono rischi di un rallentamento del commercio internazionale, di una Brexit senza accordo con l’Unione Europea, di un inasprimento della guerra commerciale tra Usa e Cina.

La manovra di bilancio entrata in Parlamento a fine ottobre conteneva una espansione degli investimenti pubblici anche nel 2019 (+1,4 miliardi di euro) ma il recupero di risorse per portare il deficit al 2,4% al 2,0% del PIL ha tolto da questa posta 2,4 miliardi.

Si ripropone, quindi, un tratto tipico della politica di bilancio italiana: per recuperare le risorse necessarie per la tenuta del deficit e del debito pubblico si tagliano gli investimenti.

Per un Paese a bassa crescita come l’Italia, è proprio la spesa pubblica per investimenti che andrebbe privilegiata, come ha ribadito la scorsa settimana il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti in una audizione al Senato. La spesa per investimenti, infatti, presenta un più elevato moltiplicatore.

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Credits: Federico Lodesani

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