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Puntare su investimenti pubblici e privati per rimettere in moto l’economia

A cura dell’Ufficio Stampa
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“Il reddito di cittadinanza difficilmente riuscirà a creare lavoro. Rischia di prevalere l’aspetto assistenziale”. E’ il giudizio espresso dal Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti intervenuto i a ‘Quarta Repubblica’ il programma di Rete 4 condotto da Nicola Porro. Insieme con Merletti si sono confrontati il Senatore Ettore Licheri (M5S), l’economista Irene Tinagli, il giornalista Mario Giordano.

 

Il Presidente di Confartigianato ha sottolineato  che la misura varata dal Governo rischia di non funzionare negli aspetti di politiche attive del lavoro. I motivi? “Innanzitutto – ha detto Merletti – per quanto riguarda i Centri per l’impiego che dovrebbero gestire il collocamento nel mercato del lavoro di chi percepisce il reddito di cittadinanza. Secondo l’Istat oggi soltanto il 2,4% degli occupati trova lavoro con Centri per Impiego. E secondo Unioncamere soltanto l’1,5% delle imprese ha usato i Centri per l’impiego per cercare personale. Difficile quindi che in pochi mesi i Centri per l’impiego possano recuperare l’efficienza necessaria per far incontrare domanda e offerta e aiutare i percettori del reddito di cittadinanza a trovare un lavoro”. Altri ostacoli sono rappresentati dai vincoli imposti alle imprese per assumere chi percepisce reddito di cittadinanza. “Le imprese – ha detto Merletti – hanno necessità di assumere personale qualificato, con competenze. Noi siamo per il lavoro di cittadinanza”. E Merletti ha aggiunto che “per rimettere in moto l’economia e quindi per creare reddito bisogna puntare sugli investimenti pubblici e privati”.

 

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Credits: Federico Lodesani

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