Numero-1,-semplificare

Primo: semplificare

A cura dell’Ufficio Stampa
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Il Decreto legge semplificazioni è una prima risposta, che va migliorata e integrata durante l’iter parlamentare per combattere efficacemente la burocrazia, nemico numero uno delle imprese.

Insieme al Dl semplificazioni va rapidamente affrontato il riordino generale di regole e norme che negli anni si sono sempre più stratificate e devono essere rese operative norme già esistenti contenute nello Statuto delle Imprese in attuazione dello Small Business Act per realizzare la proporzionalità degli oneri rispetto alla dimensione d’impresa e l’interoperabilità delle banche dati della Pa affinchè le pubbliche amministrazioni non debbano richiedere a cittadini e imprenditori informazioni già in loro possesso.

E’ la posizione di Confartigianato, sempre in fila nella lotta contro la burocrazia. Tra le disposizioni del Dl Semplificazioni, bene l’abrogazione del Sistri, da sostituire con un sistema di tracciabilità dei rifiuti che non comporti nuovi oneri per le imprese e che permetta di disciplinare il riciclo dei rifiuti; bene l’abrogazione della tenuta telematica del Libro Unico del Lavoro presso il Ministero del Lavoro, bene le modifiche al codice di procedura civile sull’esecuzione forzata nei confronti dei soggetti creditori della P.A.

Da migliorare la semplificazione delle procedure per partecipare agli appalti pubblici e il sostegno alle Pmi creditrici della Pa.

Vanno snelliti gli adempimenti delle imprese in materia di lavoro e per rendere realmente operativo lo Sportello unico per le attività produttive attraverso un’unica piattaforma digitale cui l’imprenditore possa rivolgersi senza differenziazioni e frammentazioni locali.

Tra le semplificazioni fiscali, l’entrata in vigore della fatturazione elettronica generalizzata dal 1° gennaio rende inutilmente onerosi una serie di adempimenti: vanno pertanto eliminati tutti gli obblighi di comunicazione dei dati, vanno abrogati i regimi IVA dello split payment e del reverse charge, va ridotta la ritenuta dell’8% attualmente prevista sui bonifici relativi a spese che conferiscono detrazioni fiscali e innalzato il limite da cui scatta l’obbligo di apposizione del visto per compensare i crediti IVA.

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Credits: Federico Lodesani

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