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Panificio Montefumaiolo, colosso della montagna: “Presenti da settant’anni, facciamo cinque quintali e mezzo di pane al giorno, distribuito anche in Toscana

A cura dell’Ufficio Stampa
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La Giornata Mondiale del pane, celebrata in Alto Savio, ha avuto tra i grandi protagonisti la famiglia Guerra del panificio Montefumaiolo a Ville di Montecoronaro nel comune di Verghereto, iscritto a Confartigianato, colosso del settore. I panifici rappresentano autentici pilastri della coesione sociale nell’Alto Savio, non solo per la loro funzione economica, ma soprattutto per il ruolo comunitario che svolgono.

“I I panifici rappresentano autentici pilastri della coesione sociale nell’Alto Savio, non solo per la loro funzione economica, ma soprattutto per il ruolo comunitario che svolgono. Nei piccoli centri della vallata, il forno è un punto d’incontro quotidiano, dove si intrecciano storie, tradizioni e relazioni umane. La produzione artigianale valorizza le materie prime del territorio, sostenendo anche l’economia locale. Così il pane diventa simbolo di identità e continuità. Come per il panificio Montefumaiolo che ha una grande storia, un presente importante e un bel futuro. 

“Per noi è stato un onore essere ambasciatori del pane nella Giornata Mondiale ad esso dedicata – afferma Luciano Guerra, veterano del panificio Monte Fumaiolo a Ville di Montecoronaro (Verghereto), emblema delle attività che resistono, crescono nel tempo ed effettuano il ricambio generazionale diventando modelli dell’economia montana. “Fu fondato nel 1956, proprio l’anno in cui nacqui – rievoca – da mio padre Vasco e dalla mamma Maria Biserni – rievoca Guerra -. Io entrai nel 1987 e oggi sono affiancato dai miei figli Marilena e Alessio con otto dipendenti. Produciamo cinque quintali e mezzo di pane al giorno, a cui si uniscono i dolci come crostate, mantovane, cantucci come le mandorle e le castagne. Serviamo i territori di San Piero in Bagno, le Balze, le Ville, Montecoronaro e poi verso la Toscana tutta la Val Tiberina fino a Città di Castello. Il lavoro è faticoso, ma gratificante. Facciamo il pane di notte e alle quattro del mattino incominciamo a trasportarlo. Il problema serio è la difficoltà a reperire manodopera e personale. il pane si fa ancora di notte mentre per i dolci ci sono orari più flessibili, ma sono felice che i miei figli siano pronti a prendere le redini, quando verrà il momento”.

“Il nostro pezzo forte? Produciamo diversi tipi di pane – prosegue Luciano Guerra . ma prevalentemente il toscano classico senza sale in forma da un chilo e da cinquecento grammi, con acqua, farina e lievito”.

Nella foto Luciano Guerra con i figli Marilena e Alessio.