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Nuovo codice stradale, ecco le nostre richieste

A cura dell’Ufficio Stampa
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La riforma del Codice della Strada, avviata nella scorsa legislatura e mai completata, deve essere coerente con le innovazioni tecnologiche, con le mutate esigenze di mobilità, con le nuove norme nazionali, europee ed internazionali ed il riordino delle competenze tra Stato, regioni ed Enti locali. E soprattutto vanno attuate norme rimaste lettera morta sin dall’entrata in vigore del Codice.

Lo  sottolinea Confartigianato  sulle proposte di legge di modifica del Codice della Strada. “In particolare, Confartigianato – rimarca il Gruppo di Presidenza di Cesena – sollecita maggiore flessibilità nella definizione del calendario annuale dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti che oggi coincidono sempre con i giorni festivi. Serve un nuovo approccio che contemperi le esigenze di sicurezza stradale con i reali flussi di traffico e le esigenze delle imprese di autotrasporto merci.

Sempre in tema di autotrasporto, Confartigianato chiede la rapida attuazione della norma della Legge di Bilancio 2019 che consente alle imprese di autoriparazione di effettuare la revisione dei veicoli di massa superiore a 3,5 tonnellate. E in tema di revisioni dei veicoli, la Confederazione propone l’adeguamento delle tariffe all’indice Istat ogni due anni al fine di mantenere alti gli standard di qualità del servizio di revisione svolto dalle imprese.

Altra richiesta: prescrizioni e limitazioni uniformi per quanto riguarda le specifiche autorizzazioni al transito per i trasporti eccezionali e/o in condizioni di eccezionalità. Oggi ciò non accade, nonostante una direttiva del Ministero dei Trasporti preveda la costituzione, tra l’altro, degli sportelli unici per l’accettazione e la gestione delle domande ed il rilascio delle autorizzazioni.

Confartigianato sollecita anche la piena attuazione dell’articolo 226 del Codice della Strada che istituisce l’Archivio nazionale delle strade stabilendo l’obbligo, a carico dei gestori autostradali e degli enti proprietari delle singole vie, di indicarne e garantirne le condizioni di fruibilità anche in occasione di eventi straordinari. Le imprese solitamente non conoscono eventuali alternative in caso di chiusura di strade e, nel caso dei trasporti eccezionali, devono districarsi in una giungla di divieti e limitazioni di massa su tutto il territorio nazionale Tra le richieste di Confartigianato anche quella di consentire l’utilizzo per il trasporto di persone agli autocarri leggeri e ai veicoli commerciali pesanti per trasporto di cose.

 

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Credits: Federico Lodesani

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