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Manifesto di Confartigianato per non bloccare la filiera della casa

A cura dell’Ufficio Stampa
uff.stampa@confartigianatofc.it

La filiera produttiva della casa è in ansia e Confartigianato continua nelle azioni per chiedere la modifica dell’articolo 28 del Decreto Sostegni ter che, con il condivisibile e doveroso intento di evitare le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia e riqualificazione energetica, limita ad una sola cessione il trasferimento dei crediti fiscali.

Confartigianato ha chiesto al Parlamento e al Governo di sbloccare la cessione dei crediti per non bloccare la crescita e il lavoro delle imprese. La mobilitazione ora si intensifica con iniziative di denuncia e sensibilizzazione in tutta Italia, che vedono protagonista anche Confartigianato Cesena.

In un Manifesto che verrà diffuso dal Sistema Confartigianato ai rappresentanti delle istituzioni di riferimento su tutto il territorio, sono indicati i dieci motivi per correggere la norma e prevedere controlli efficaci contro le truffe.

“Nel Manifesto – spiega il gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena (Daniela Pedduzza, Marcello Grassi e Stefano Ruffilli nella foto) – vengono illustrati i dieci motivi per per correggere l’articolo 28 del decreto sostegni ter: a partire dai cambi in corsa nelle regole che disorientano le imprese, e dalla stabilità normativa indispensabile per consumatori e imprenditori che viene scalfita. È necessario inoltre garantire stabilità al quadro normativo di riferimento, nell’interesse dei cittadini e degli operatori economici; il mercato, infatti, risulta già bloccato dall’effetto annuncio, con aumento dei costi di cessione e blocco delle pratiche in essere. Tutta la filiera della casa rischia di essere compromessa e non ci sono solo danni economici: è in gioco infatti anche la reputazione delle imprese. Sono a rischio liquidità e programmi di sviluppo delle imprese, e vengono colpiti gli operatori onesti e responsabili, mentre aumenta la sfiducia verso un efficace strumento per la transizione green, e ciò rischia di far rallentare pure la corsa virtuosa verso obiettivi di risparmio ed efficienza energetica”.
“Ultimo motivo, ma non meno importante- afferma il Gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena – il fatto negativo da scongiurare è che l’accesso agli incentivi possa diventare elitario. Il blocco delle cessioni comporta infatti la rinuncia ad effettuare gli interventi da parte di quei cittadini che solo con lo sconto in fattura potevano permettersi di attuarli. E in questo modo l’accesso agli incentivi diverrà di nicchia, negando i principi di sostenibilità sociale, economica e ambientale che li ispirano”.