Legge di Bilancio, focus fisco: riduzione Iva, Fondo per la riforma fiscale, riduzione del cuneo fiscale

A cura dell’Ufficio Stampa 
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La Legge di Bilancio 2021 varata a dicembre 2020, e gli otto decreti anticrisi emanati tra marzo e novembre 2020, hanno mobilitato risorse per sostenere le imprese e i lavoratori e per interventi fiscali per un totale di 138,2 miliardi di euro.

Una iniezione di ossigeno in un autunno particolarmente caldo: la crisi di liquidità ha coinvolto il 33,9% delle micro e piccole imprese (Mpi) e il Fondo di Garanzia ha visto 124,1 miliardi di euro di richieste. Di queste, il 51,1% a favore delle micro e piccole imprese. Nell’autunno 2020, il 32% delle Mpi ha dovuto affrontare seri rischi operativi e di sostenibilità dell’attività aziendale.
Ecco perché la Legge di Bilancio 2021 si è concentrata anche su un pacchetto di misure fiscali che, nel complesso, sono state ben valutate da Confartigianato Imprese. Che le ha premiate, o ne ha fatto oggetto di riflessione, secondo il metodo “a semaforo”.

In sintesi, i giudizi positivi sono andati:

  • al Fondo per la riforma fiscale (un intervento che non si sarebbe più potuto rinviare, quindi è corretto che il governo l’abbia qualificato come una delle componenti più importanti del suo programma)
  • alla riduzione del cuneo fiscale (una ulteriore detrazione per chi percepisce un reddito da lavoro dipendente)
  • alla riduzione dell’Iva sui piatti da asporto (fissata al 10%)
  • all’estensione della rivalutazione dei beni di impresa e ai beni immateriali. Una misura, questa, che permette di allineare i beni dell’impresa ai maggiori valori di mercato
  • Alle misure per la perdita del capitale sociale (la norma evita lo scioglimento delle società in presenza di perdite, particolarmente pesanti nel corso del 2020)
  • Al sistema di sanzioni che scatteranno per la mancata o non tempestiva memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi
  • All’esenzione dall’Imu per le regioni colpite dal sisma del 2012 (Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto)
  • Alla proroga per la rivalutazione di terreni e partecipazioni (così si contengono gli oneri fiscali legati alle cessioni).

 


Semaforo giallo e rosso per:

  • Le semplificazioni fiscali: apprezzabili, ma insufficienti rispetto alle reali necessità del nostro Paese,
  • Il credito di imposta per l’adeguamento dell’ambiente di lavoro è negativo. Con le misure definite dal governo si riduce di 1 miliardo di euro l’autorizzazione di spesa prevista per la copertura degli oneri (pari a 2 miliardi di euro) derivanti dall’applicazione del credito d’imposta per l’adeguamento dell’ambiente di lavoro.

 

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Credits: Federico Lodesani

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