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La piattaforma dello Spirito Artigiano

A cura dell’Ufficio Stampa
uff.stampa@confartigianatofc.it

Lo spirito artigiano e la cultura che produce può cambiare il mondo ed è un antidoto alle crisi, anche drammatiche, di questa drammatica terza decade del Millennio. Di questa consapevolezza si è occupata la Giornata della cultura artigiana di Confartigianato appena conclusasi,  in occasione del patrono degli artigiani San Giuseppe, celebrata a Cesena nella sede di via Alpi, in videocollegamento con l’evento nazionale tenuto a Roma, guidato dal presidente Marco Granelli.

 

Hanno partecipato membri del nostro consiglio direttivo unitamente al segretario Bernacci e allo staff direttivo.
È stato presentato il Manifesto “Un’idea di Paese”: la nostra idea di Paese il cui primo punto è “l’Italia è Artigiana. Se vi è un’identità italiana, questo è il suo tratto più distintivo perché artigiano è il nostro modo di concepire l’esistenza, il lavoro, le cose, il mondo”.

Questa la nostra identità di piccole imprese e di Paese, da cui ripartire facendo leva sui nostri punti di forza: produttività, occupazione, eccellenza made in Italy che lega la tradizione manifatturiera con l’innovazione tecnologica, formazione di competenze, capacità di essere sempre più green, digitali e ‘circolari’, attori di integrazione sociale.
II ‘valore artigiano’ è una risposta alle crisi per quello che crea, trasforma, ripara, rigenera, include, unisce, per come può costruire. E’ stata inoltre illustrata anche la nuova piattaforma digitale di riflessione, condivisione e confronto sulla cultura dell’artigianato, non una vetrina, ma uno strumento culturale formativo per costruire una nuova narrazione dell’artigianato. La piattaforma si chiama ‘Spirito artigiano’, e spirito richiama una nostra forza di popolo, di persone e di imprese tenute insieme dallo spirito artigiano, come ha detto il professor Sapelli nel suo intervento. Lo Spirito è “L’anima pargoletta, la sua creatività e l’amore per la bellezza”. Il direttore generale del Censis Valeri ha affermato che il valore artigiano porta con sé il Pil della socialità, che va al di là del fatturato, e ha messo in luce che nel 2020, anno nero del Covid, le imprese italiane con meno di dieci dipendenti sono le uniche che hanno tenuto e si sono addirittura incrementate (+0,4%o, con una prova di resilienza che le pone in pista per la nuova stagione della ripresa, sia pure in tempi così complessi di crisi strutturale anche geopolitica, nei tre driver sfidanti della salute, della sostenibilità ambientale e della transizione digitale.

Nella foto un momento dell’evento tenutosi questa mattina nella sala convegni della sede cesenate di via Alpi.
Il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena