Intelligenza artificiale nelle piccole imprese: in cento all’Open day di Confartigianato, parte la grande corsa

A cura dell’Ufficio Stampa
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L’intelligenza artificiale si fa largo nelle piccole imprese dove l’interesse si sta allargando a macchia d’olio. All’Open day di Confartigianato alle Scuderie dell’Ippodromo sono stati un centinaio i partecipanti gli imprenditori non associati, a cui era indirizzata l’iniziativa, al meeting “Intelligenza Artificiale e pmi: istruzioni per l’uso” con apprezzata conduzione rock di Franz Collini, imprenditore fondatore di Flashstart che con ritmo incalzante ha interattivamente coinvolto pubblico e relatori.

A raccogliere le domande il professor Marco Boschetti dell’Università di Bologna, Andrea Mordenti manager di Ammagamma che opera nelle soluzioni di intelligenza artificiale e Riccardo Cappelli, responsabile area economica e finanziaria di Confartigianato.
Il 20% si è detto interessato a introdurre da subito applicazioni di intelligenza artificiale, in alcuni casi già in atto. Fiume in piena le domande: sui costi delle interrogazioni, che sono sostenibili pur se variabili, sulla tutela dei dati, terreno da sondare, sulle applicazioni possibili che sono varie, non solo il noto chatbot ChatGPT sviluppato dall’azienda americana Open AI,che possono mettere a disposizione delle e imprese molteplici strumenti . Il presidente della Camera di Commercio Romagna Carlo Battistini ha pungolato le imprese a innovarsi. “L’ente camerale stesso sta utilizzando algoritmi predittivi sull’analisi di bilancio delle società di capitale preziosi per governare futuri scenari e indirizzare gli investimenti delle imprese”.
Opportunità, tante, e rischi, certo non assenti, sono connessi. Toglierà il lavoro, si dovrà licenziare? “Sarà un processo da governare, ma si lavorerà meglio e meno, ci saranno vantaggi per l’efficientamento e la valorizzazione del personale,” hanno assicurato gli esperti. Hanno partecipato anche professionisti degli studi legali del territorio. “L’intelligenza artificiale non vi sostituirà”. “Non c’è una taglia comune – il messaggio chiave – ma ciascuna impresa deve calibrare la propria: ma non c’è robot o algoritmo che possa copiare il sapere artigiano e simulare l’anima dei prodotti e dei servizi belli e fatti che rendono unico nel mondo il made in Italy”. Confartigianato è a fianco delle imprese anche in questa nuova transizione con il Digital Innovation Hub per favorire processi di innovazione, la comunità digitale sorta da mesi di cui fanno parte già centinaia di imprese, e l’intercettazione dei fondi, c’è in vista Industria 5.0, con la credenzialità di 25 milioni di investimenti accompagnati”.
Nella foto il meeting condotto da Franz Collini.