Indagine di Confartigianato Cesena: la sostenibilità nel fare impresa si sta radicando, parte ciclo di seminari per coglierla sempre più come opportunità di sviluppo

A cura dell’Ufficio Stampa
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La sostenibilità come prassi concrete nel fare impresa non è solo un programma per il futuro, ma una condizione già del presente per non poche imprese associate a Confartigianato Cesena, stando a quanto è emerso da un’indagine dell’associazione. Il 65% di un campione di duecento imprese cesenati, a cui è stato impartito un questionario mirato, dispone già o si appresta ad introdurre un codice di condotta etica e una carta dei valori; il 54% è in possesso o sta per conseguire certificazioni di qualità, il 65% sta già favorendo lo sviluppo di condizioni occupazionali inclusive stimolando l’impiego femminile.

E ancora: negli ultimi tre anni più della metà del campione ha migliorato o sostituito attrezzature o macchinari limitandone l’impatto ambientale, oltre il 28% ha già installato un impianto fotovoltaico e il 66% ha introdotto o intende farlo un piano di welfare aziendale con incentivi a favore dei dipendenti e consente già ora, per il 38%, l’ orario flessibile o di smart working. L’84%, infine, dà priorità ai fornitori locali nella logica della filiera a km zero. E sono solo alcuni di vari criteri e condizioni monitorati per testare la situazione. Poggia dunque su buone basi, anche se ci sarà tanto lavoro formativo da fare, la nascita a Cesena della Comunità Confartigianato imprese sostenibili, che verrà accompagnata nelle pratiche virtuose da un percorso di formazione con cinque webinar dal 19 aprile, “I Mercoledì della Sostenibilità”, in cui verranno approfondite le tematiche della finanza, dell’energia, del welfare, dell’ambiente e sicurezza sul lavoro, con comune chiave di lettura legata allo sviluppo sostenibile. Ultimato il percorso, le imprese otterranno un ‘rating Esg’, per misurare il livello di sostenibilità ed essere più performanti sul mercato.

Lo studio – hanno spiegato il Gruppo di presidenza Confartigianato Cesena (Stefano Ruffilli, Marcello Grassi e Daniela Pedduzza) e il vicesegretario Giampiero Placuzzi in una conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sala presidenza della sede cesenate di via Alpi – ha mappato iniziative già intraprese o da intraprendere nel tessuto imprenditoriale locale con un quadro di rilievo sulla diffusione di buone pratiche della sostenibilità nelle pmi del territorio”.

Il responsabile Area economica e finanziaria di Confartigianato Cesena Riccardo Cappelli ha illustrato nei dettagli i grafici dell’indagine. “Le imprese (perlopiù piccole, circa il 95% sotto i 50 addetti, e il 64% artigiane) – ha messo in luce – segnalano di aver effettuato (74%) investimenti per incrementare la sicurezza dei luoghi di lavoro negli ultimi 4 anni e spesso (52%) di aver investito negli ultimi tre anni per sostituire attrezzature e macchinari migliorandone l’impatto ambientale. . Anche la frontiera del welfare e della conciliazione tra vita e lavoro non è solo appannaggio delle imprese più strutturate: il 45% di aver introdotto specifiche iniziative su questo versante, con un 38% che riconosce di utilizzare ancora lo smart-working, nonostante la fine della pandemia, o consentire orari di lavoro flessibile, così come anche il tentativo di facilitare l’impiego femminile è tra le priorità aziendali. Significativo anche il legame tra imprese e territorio: il 70% effettua donazioni o sponsorizzazioni a realtà del terzo settore cesenati. Il 37% ha attivi inoltre stabili rapporti di collaborazione con enti ed associazioni locali”.

Più critica risulta la valutazione in quegli ambiti della sostenibilità aziendale in cui sono richiesti investimenti organizzativi ed economici –hanno sottolineato i presidenti – non sempre a misura di piccola impresa: è ancora scarsa la diffusione di certificazioni di qualità, codici etici, strumenti di rendicontazione non economica come la carbon footprint o il bilancio di sostenibilità. Le pmi da sole e in un contesto competitivo sempre più complesso, tuttavia, non potranno concorrere pienamente al raggiungimento degli obiettivi della piena sostenibilità identificati dall’Agenda Onu 2030 se non vengono sostenute da un piano di incentivi pubblici strutturato e duraturo. Per questo Confartigianato Cesena sollecita le istituzioni a tutti i livelli a indirizzare risorse sulla sfida della sostenibilità. Sul piano comunale, Confartigianato caldeggia l’istituzione di un voucher per gli investimenti sostenibili riproponendo la positiva esperienza del 2021 sul fronte della transizione digitale”.

“Nel 2026 anche le piccole imprese – hanno concluso i relatori- dovranno redigere per legge il Bilancio della sostenibilità e sempre più il rispetto delle prassi virtuose in questa direzione verrà richiesta dagli istituti bancari per l’erogazione del credito: la sfida è dunque ineludibile e Confartigianato sarà ogni giorno accanto alle imprese con un accompagnamento costante e di qualità nel percorso di attuazione della piena sostenibilità e premerà per far sì che i costi per la applicazione sostenibilità siano anch’essi resi più sostenibili per le piccole imprese“.

Nella foto il tavolo dei relatori alla conferenza stampa di questa mattina: i presidenti Stefano Ruffilli, Marcello Grassi e Daniela Pedduzza, il vicesegretario Giampiero Pluacuzzi e il responsabile area economica e finanziaria Riccardo Cappelli.