Imballaggi, nuovo regolamento Ue da modificare: mette a rischio le imprese

A cura dell’Ufficio Stampa
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Confartigianato, insieme alle altre organizzazioni, è intervenuta sulla proposta di Regolamento europeo in materia di imballaggi e rifiuti, esprimendo al Parlamento la necessità di fare pressione sulle Istituzioni europee per un maggiore buon senso ed equilibrio nell’introduzione della nuova disciplina secondo cui il riuso sarebbe da preferire al riciclo sotto il profilo ambientale.

“Sono molteplici i settori produttori di imballaggi, i loro fornitori di materie prime, dell’intera industria italiana del riciclo, delle imprese che utilizzano tali imballaggi per commercializzare ed esportare merci in Italia e all’estero – mette in luce il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena (Daniela Peduzza, Marcello Grassi, Stefano Ruffilli) – dall’agricoltura a tutte le filiere della produzione alimentare e della ristorazione, dalla cosmetica alla farmaceutica, dai pubblici esercizi al turismo, dalla piccola, media e grande distribuzione organizzata, alla logistica, ai produttori di macchinari. Ciò che più preoccupa della proposta è la mancanza totale di neutralità tecnologica“.
Il governo si è assunto l’impegno di farsi portatore delle istanze delle imprese. Ma nelle prossime settimane i negoziati istituzionali giungeranno ad una fase decisiva. Il voto in plenaria del Parlamento europeo è fissato per il 22 novembre.
Pur condividendo la necessità imprescindibile di lavorare insieme ad obiettivi ambientali sempre più ambiziosi – aggiunge il Gruppo di Presidenza -, non ci sono evidenze scientifiche che confermano che il riuso sia migliore del riciclo sotto il profilo ambientale, anzi per quanto riguarda i beni alimentari è vero il contrario. Ci sono evidenze scientifiche altresì che dimostrano un maggior consumo di acqua ed energia e le emissioni di CO2 sono nettamente peggiorative. L’Italia è tra i Paesi dell’unione che, a detta della stessa Commissione, non corre il rischio di mancare gli obiettivi di riciclo né per gli imballaggi, né per i rifiuti urbani. Non si capisce quindi il motivo di penalizzare il riciclo a favore del riuso, sia sotto il profilo ambientale che economico.
Tra le altre criticità del provvedimento si rilevano i divieti di produzione per diverse tipologie di imballaggi monouso e l’identificazione, per alcune tipologie di imballaggi monouso, del cauzionamento. La richiesta pertanto è di una rivisitazione dell’intero provvedimento, per orientarlo a maggiori equilibrio e flessibilità”.