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Guerra e caro bollette, ripresa rallentata: il 28% delle imprese produce in perdita

A cura dell’Ufficio Stampa
uff.stampa@confartigianatofc.it

La ripresa c’è ma viene rallentata in modo netto dal balzo dei prezzi delle commodities energetiche. Quasi il 28% delle micro e piccole imprese emiliano-romagnole, e fra queste quelle cesenati, sta producendo in perdita. È questo il dato allarmante che emerge dal sondaggio del Centro studi di Confartigianato Emilia-Romagna che ha preso in esame oltre settecento mpi e imprese artigiane, fra cui anche una rappresentanza di imprese cesenati.

“Sembra la tempesta perfetta – mette in luce il Gruppo di Presidenza Confartiginaato Cesena (Stefano Ruffilli, Daniela Pedduzza e Marcello Grassi): il costo delle materie prime è schizzato, la loro reperibilità è complessa, la bolletta presenta cifre fuori controllo e gli imprenditori si trovano nella difficoltà di aggiornare i listini senza perdere ordini. Ed ora si aggiunge la tragedia ucraina con il suo carico di vittime e con le tante incertezze che questo conflitto pone. Al primo punto oggi c’è l’esigenza di fare tacere le armi. Per reggere l’impatto di questa drammatica situazione, dal punto di vista economico, la politica deve intervenire in tempi brevi. Un dato conforta e dà fiducia: a seguito dello scoppio della crisi il 56% delle piccole imprese ha messo in campo azioni di sviluppo. È tipico dell’imprenditore: davanti alle difficoltà si rimbocca le maniche, cerca nuove strade, non si siede, risponde alle esigenze nuove del mercato affrontando il cambiamento”.
Nell’ambito del sondaggio di Confartigianato un particolare focus è dedicato al mondo imprenditoriale femminile. Nel 2021 molte di queste imprese non sono state in grado di recuperare i livelli di fatturato pre-crisi, infatti la maggior presenza di artigianato capitanato da donne è nei settori più colpiti dalla crisi Covid-19, come quello del benessere e della moda.

“Prima la pandemia, poi il rialzo insostenibile dei prezzi e ora la drammatica vicenda dell’Ucraina – afferma Fulvia Fabbri , presidente del Gruppo Donne Impresa Cesena -. Esaminando le quasi 200 risposte ricevute dalle imprenditrici artigiane emiliano-romagnole associate a Confartigianato sono essenzialmente due le parole chiave che si colgono: fatica e resilienza. Sul lavoro, per fare andare avanti l’impresa e reggere in quei mercati più colpiti dal Covid che vedono una grande concentrazione di imprese al femminile, poi nella cura della casa, della famiglia, dei propri cari. E la resilienza, perché le donne sono combattive, non si arrendono facilmente e sono pronte a reagire adottando una o più azioni di sviluppo mantenersi protagoniste sul mercato e competere”.