LA RIFLESSIONE Giovani al centro, la madre delle sfide. Confartigianato c’è

A cura dell’Ufficio Stampa
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Giovani al centro per il loro futuro e per quello del territorio. Confartigianato ci crede e sono numerose sono le iniziative condotte in questi anni per contribuire a costruire un futuro per le nuove generazioni: il progetto Bottega Scuola – Generazione Zeta (alla decima edizione), i Fablab e i corsi Ifts, il rapporto con Cesena Lab e Casa Bufalini, il Workshop dei Talenti e il recente avvio di un Osservatorio Formazione-Lavoro mettendo insieme diversi attori formativi ed imprenditoriali.

Il nostro Confartigianato Day del 2018 era intitolato “I care, noi ci stiamo per i giovani”, riprendendo un’espressione che proviene dalla tradizione americana del ‘900 ma che ci riporta anche all’esperienza educativa della scuola di Don Milani. Nell’ultimo lustro anni abbiamo assistito ad un profondo cambiamento nel mercato dal lavoro e migliorare le condizioni di formazione, creare opportunità di inserimento lavorativo, costruire un welfare di comunità inclusivo, rappresentano priorità che ci stanno a cuore.
Nell’Anno Europeo delle Competenze Confartigianato tiene a ribadire che il cambiamento inizia dalla formazione, da un nuovo rapporto scuola-impresa e dall’attenzione per il ricambio generazionale con l’obiettivo di trasmettere il “saper fare”. Dopo l’alluvione parlare di giovani ha assunto un significato ulteriore. Accanto al fiume di acqua è emerso un altro fiume, di ragazzi e ragazze, che con slancio ed altruismo hanno aiutato persone spesso sconosciute. Un esempio lampante di come i giovani – da molti considerati incapaci di responsabilità sociale – siano spesso migliori di come li rappresentiamo. Questo evento straordinario ci rafforza nella convinzione di dover trovare chiavi di lettura per meglio leggere le nuove generazioni, interpretarne i bisogni, sostenere le loro energie ed ambizioni.
Parlare di giovani non è solo una questione sociale, ma anche economica. Anche nel nostro territorio sono evidenti il calo di popolazione in età attiva ed il crescente mismatching tra domanda e offerta di lavoro (con tante imprese artigiane che non riescono a trovare diversi profili professionali da un lato, ed il fenomeno dei “Neet” dall’altro: nel 2021 erano il 23,1% dei giovani tra i 15 e i 29 anni con il nostro Paese al primo posto nell’Unione Europea dove la media è del 13,1%). Situazione aggravata da un problema di attrattività dell’artigianato e di tutte le pmi, che pone numerosi interrogativi rispetto alla tenuta del nostro modello di sviluppo. Pre-occuparsi delle nuove generazioni vuol dire pensare anche al futuro delle nostre imprese.
Le competenze, le passioni, i talenti, il cuore sono elementi comuni delle nostre imprese e identificano quell’Intelligenza artigiana capitale sociale del nostro paese e driver competitivo di fronte alle sfide della digitalizzazione e della sostenibilità dell’economia. Per la costruzione del nostro futuro serve uno sforzo collettivo di tutti gli stakeholders per potenziare gli strumenti di orientamento scolastico, formazione professionalizzante, matching tra domanda e offerta di lavoro, politiche attive e sostegno all’autoimprenditorialità.
Confartigianato intende fare la sua parte, anche attraverso la creazione del Campus Impresa, contenitore di strumenti per sviluppare le competenze e promuovere i talenti, che presenteremo mercoledì sera 22 novembre alle 20.30 in un convegno nella sede di via Alpi, nuovo step di un percorso che procede.
Stefano Bernacci, segretario Confartigianato Cesena