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Crescono i malati di Alzheimer, prosegue l’impegno di Anap per la prevenzione e la predizione

A cura dell’Ufficio Stampa
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Sabato gli artigiani pensionati di Anap, insieme ad Ancos e in collaborazione con Avis,  sono stati protagonisti in piazza Giovanni Paolo a Cesena di una una bella e partecipata iniziativa dedicata alla predizione e alla prevenzione dell’Alzheimer. Anap tiene monitorato il fenomeno. Nel 2015 in Italia 616.000 anziani sono colpiti da Alzheimer o da demenza, pari al 4,7% della popolazione anziana.

Queste malattie rientrano in quelle di lunga durata insieme alla depressione, che colpisce 11,3% degli anziani, e l’ansia cronica grave che ne affligge il 9,1%.L’incidenza dei malati di Alzheimer tende ad aumentare con l’avanzare dell’età: la patologia interessa lo 0,4% degli individui che hanno tra i 65 e i 69 anni, l’1,9% degli individui tra i 70 e i 74 anni, il 3,4% di chi ha tra i 75 e i 79 anni per arrivare a toccare l’11,5 % degli anziani che hanno 80 anni e più. Approfondendo l’analisi per genere è evidente il gap a sfavore delle donne, le quali presentano una incidenza del 6,0%, doppia rispetto al 3,0% degli uomini. Per quanto riguarda il livello di istruzione si osserva che l’insorgenza della malattia è diffusa prevalentemente tra gli individui meno istruiti (5,5%, 0,8 punti percentuali sopra la media) con una quota doppia rispetto a chi ha un’istruzione media (2,6%) e meno diffusa presso gli individui altamente istruiti (1,2%). A livello territoriale si osserva che Centro e Sud, con quote pari rispettivamente al 5,9% ed al 5,2%, superano sia la media nazionale che quella di Nord-Ovest (4,0%) e Nord-Est (3,6%). La malattia di Alzheimer influenza la qualità della vita: il 63,4% dei malati riferisce di avere gravi difficoltà nella attività di cura della persona, l’89,6% ha gravi difficoltà nelle attività domestiche, il 67,7% lamenta calo di concentrazione e di conseguenza il 12,2% dei malati è incorso in incidenti domestici. Nel 2015 il tasso di mortalità – standardizzato per 10 mila individui di 65 anni ed oltre – registra una crescita sostenuta del 4,8, +5,3 punti rispetto all’anno precedente, anno in cui si è registrata una diminuzione (-0,5) della mortalità per tale causa. A livello territoriale nel 2015 i più alti tassi di mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso si presentano in Valle d’Aosta (48,5), in Piemonte (36,4), in Sardegna (36,4), in Veneto (36,2) e nella Provincia Autonoma di Bolzano(35,9). Per quanto riguarda le province i tassi più elevati si registrano a Carbonia Iglesias (45,6), Treviso (38,7), Cuneo (38,0), Trapani (38,0), Sassari (37,7), Bergamo (36,4), Cremona (36,3), Ancona (35,7) e Modena (35,6).

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Credits: Federico Lodesani

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