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Borghi e paesi, va avviato il recupero sostenibile

A cura dell’Ufficio Stampa
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Per rilanciare lo sviluppo e la crescita nella tortuosa fase della  ripartenza dopo il covid, bisogna puntare sull’impresa diffusa a valore artigiano, come driver per lo sviluppo .”Tre sono gli elementi caratterizzanti di un sistema produttivo fatto di piccola impresa familiare diffusa sul territorio – sostiene il Gruppo di Presidenza Confartigianato Federimpresa Cesena formato da Stefano Ruffilli, Daniela Pedduzza e Marcello Grassi -: il sapere artigiano con il far bene le cose e la valorizzazione del bello, dell’unico e della bottega; la famiglia come elemento fondante della società e dell’impresa stessa, il territorio come utilizzo sapiente di risorse naturali, sostenibilità ambientale, riuso, economia circolare, comunità di uomini, valori e storia, le nostre radici”.

 

“Ciò premesso – aggiunge il Gruppo di Presidenza – è fondamentale che nei comuni del nostro comprensorio cesenate e più estesamente in tutto il territorio vengano avviati investimenti pubblici di recupero della fragilità dei luoghi orientati alla sostenibilità. Si tratta di favorire il recupero dei borghi e dei paesi attraverso programmi orientati al miglioramento delle condizioni abitative, infrastrutturali e digitali dei luoghi, per favorire una migliore allocazione delle persone che decongestioni le aree urbane. Unitamente a questo va attuata la riqualificazione green del patrimonio edilizio pubblico e la sua messa in sicurezza, favorire la realizzazione di nuova edilizia pubblica nei settori di servizio per le comunità locali insieme alla riqualificazione delle infrastrutture logistiche essenziali di collegamento, soprattutto negli ambiti di prossimità e sviluppo della mobilità sostenibile“.

“Una proposta concreta di Confartigianato – prosegue il Gruppo di Presidenza – nell’ottica di rafforzare le misure sulle ristrutturazioni orientate al risparmio energetico e alla messa in sicurezza degli edifici, è l‘estensione a tutti gli interventi e tipologie di edifici delle misure di innalzamento della soglia della detrazione al privato, prevedendo il loro mantenimento strutturale attraverso un meccanismo scalare discendente per gli anni successivi. In questa ottica va inoltre recuperata la piccola manifattura all’interno dei nostri centri urbani, valorizzando una maggiore partecipazione delle micro e piccole imprese nei processi di sviluppo locale attraverso la piccola produzione di qualità integrandola con un nuovo modello di organizzazione dell’accoglienza turistica“.

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Credits: Federico Lodesani

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