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Sos Confartigianato: salviamo i bonus in edilizia, la riqualificazione green affoga nella burocrazia

A cura dell’Ufficio Stampa
uff.stampa@confartigianatofc.it

Le continue modifiche alle norme sugli incentivi in edilizia rischiano di bloccare definitivamente i lavori di riqualificazione degli edifici, tagliando di fatto fuori oltre il 90% delle imprese. Lo denuncia Confartigianato Federmimpresa Cesena. “La situazione – afferma il Gruppo di Presidenza (Daniela Pedduzza, Marcello Grassi e Stefano Ruffilli) e il segretario Stefano Bernacci – è diventata da caotica a paradossale e gli interventi normativi che si susseguono stanno paralizzando il settore”.

“La situazione – affermano il Gruppo di Presidenza (Daniela Pedduzza, Marcello Grassi e Stefano Ruffilli) e il segretario Stefano Bernacci (nella foto)- è diventata da caotica a paradossale e gli interventi normativi che si susseguono stanno paralizzando il settore. La nostra Confederazione e le altre organizzazioni hanno scritto una lettera aperta per salvare i bonus in edilizia: le imprese e cittadini sono in tilt. A compendio di un quadro normativo già intricato, è arrivata l’approvazione della norma che ha previsto l’obbligatorio possesso delle cosiddette attestazioni Soa per i lavori che danno diritto alle detrazioni edilizie di importo superiore ai 516 mila euro, anche per le imprese che operano in subappalto, provocando ulteriore disorientamento tra imprese e cittadini, male intesse come quelle che possono gestire la complessità burocratica, invece di chi vanta una lunga tradizione del “saper fare”, riconosciuta dai clienti e dal mercato. Garantire sicurezza, trasparenza e qualità nella esecuzione dei lavori sono principi da noi ampiamente condivisi, ma la soluzione è del tutto inappropriata. Il semplice possesso dell’attestazione Soa in 20 anni di funzionamento, non ha garantito, nell’ambito degli appalti pubblici, né la sicurezza sul lavoro, né la qualità dei lavori: tra settembre 2020 e agosto 2021 sono stati registrati 35 episodi di crolli negli edifici scolastici (tre al mese). Anche il fenomeno delle imprese fantasma non si contrasta con il possesso della Soa ma con l’introduzione di un serio sistema di verifica dei requisiti di accesso al mercato. Questa certificazione richiesta è dunque barriera anticoncorrenziale di ingresso al mercato, Per questo ne chiediamo la cancellazione”.

“Ma non sono soltanto le certificazioni Soa – aggiungono il Gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena e il segretario Stefano Bernacci – a mettere in crisi il mercato delle riqualificazioni edilizie. Il sistema della cessione dei crediti di imposta è bloccato dalla stretta adottata dalla maggior parte delle banche e degli intermediari finanziari, ritiratisi dagli acquisti, con il grave effetto che le imprese si trovano nell’estrema difficoltà di recuperare crediti presenti nei propri cassetti fiscali per lavori già eseguiti. I bonus avrebbero potuto essere l’unico efficace volano per la ripartenza post Covid dell’economia, ma si sono rivelati un boomerang, per un atteggiamento ondivago del decisore pubblico che all’inizio ha generato un’enorme aspettativa nei cittadini e nelle imprese del settore, per poi fare marcia indietro, depotenziando, lo strumento e la sua efficacia. Per questo Confartigianato chiede un urgentissimo intervento per salvare la riqualificazione green che rischia di naufragare nel mare in tempesta della burocrazia legislativa”.