Confartigianato regionale: alluvione, finanziamento ponte per le imprese

A cura dell’Ufficio Stampa
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Uno strumento finanziario ponte che garantisce una linea di credito temporanea alle aziende associate che hanno subito danni a causa delle alluvioni del maggio scorso. L’azione, messa in campo dal Confartigianato regionale Emilia Romagna e dall’altra associazione di categoria, e resa possibile grazie all’intervento della Regione, rispettosa dei valori di coesione sociale e mutuo soccorso che da sempre fanno parte di una cultura in cui nessuno deve rimanere indietro e che diventa distintiva nell’ambito economico del Paese.


Grazie a questo strumento, attivato attraverso Act/Artigiancredito (il consorzio fidi dedicato alla piccola e media impresa artigiana), gli associati colpiti dall’alluvione, possono fin da subito accedere a un finanziamento ponte della durata di 18 mesi a tasso zero, del valore massimo di 50 mila euro, rivolgendosi alle proprie sedi associative di riferimento.
“Questa è la prima volta che viene messo in campo uno strumento così forte a sostegno delle imprese – spiega Davide Servadei, presidente di Confartigianato Emilia-Romagna -. Abbiamo deciso di agire in questo modo perché è un momento storico in cui non si può più gravare su chi crea lavoro e ricchezza per i territori e le comunità. Oggi le aziende alluvionate sono in difficoltà perché non hanno ancora ricevuto ristori, il costo del denaro è in costante aumento e l’accesso al credito è complicato ancor di più dalla situazione. Non possiamo più aspettare e abbiamo attivato questo strumento. Le domande di finanziamento sono ad accesso rapido, non occorre rientrare negli standard del merito creditizio e la linea di credito è a tasso zero“.
“Noi rappresentiamo il mondo del fare, della concretezza e del pragmatismo – commenta Amilcare Renzi, segretario regionale di Confartigianato -. Per questo abbiamo messo in campo in tempi rapidi il Consorzio di garanzia Act/Artigiancredito, che è lo strumento di solidarietà di cui i nostri sistemi associativi hanno saputo dotarsi fin dal 1960. Grazie a questo finanziamento ponte riusciamo a dare alle nostre imprese associate una prima risposta tangibile, in attesa di ricevere le indicazioni sulle modalità di richiesta dei danni che il nostro mondo ha subito nel maggio scorso. Il tempo sta passando e il Paese non si può permettere che il sistema emiliano-romagnolo, che da solo vale oltre il 2% del Pil nazionale, rimanga al palo“.