Confartigianato: “Lotta all’inflazione anche riducendo i costi di produzione”

A cura dell’Ufficio Stampa
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Imprese artigiane in campo per combattere l’inflazione, ma vanno ridotti i costi di produzione. Confartigianato, unitamente alle altre organizzazioni di categoria, in una lettera d’intenti inviata al Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha ribadito l’impegno per combattere l’inflazione e richiesto l’attivazione di un tavolo di confronto interministeriale con tutti i componenti delle filiere interessate per affrontare i problemi che influiscono sui costi di produzione e sulla formazione dei prezzi.

“Verranno invitate le imprese associate ad individuare, per il periodo ottobre-dicembre 2023, – spiega il Gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena (Stefano Ruffilli, Daniela Pedduzza e Marcello Grassi)- prodotti e servizi rivolti al consumatore finale per i quali attivare iniziative di politica commerciale finalizzate a contrastare l’inflazione, anche con un eventuale blocco dei prezzi. Tutto ciò nel rispetto della libera concorrenza e della strategia di ciascuna impresa che ne valuterà l’applicazione in ragione della sostenibilità economica. Inoltre, le imprese valuteranno l’impatto in senso positivo o negativo sui propri conti economici dell’andamento dei costi di produzione, influenzati dall’andamento dei prezzi delle materie prime, dell’energia, della logistica e degli imballaggi”.
“La richiesta fatta al ministro – prosegue il Gruppo di Presidenza -è di istituire uno specifico tavolo di confronto interministeriale che coinvolga tutte le componenti delle diverse filiere interessate, compresi i fornitori di materie prime e dei servizi energetici, i rappresentanti della logistica, degli imballaggi e la distribuzione per affrontare, in un’ottica di sistema e di medio/lungo periodo, le diverse problematiche che influiscono sulla formazione dei costi di produzione per le imprese. L’obiettivo di accrescere la competitività ed efficienza delle aziende, aumentare la semplificazione dei processi produttivi e distributivi e incrementare la concorrenza, affinché possano prodursi le giuste ricadute positive sui cittadini/consumatori e le loro famiglie”.