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Confartigianato Cesenatico ai candidati sindaco: “Stop ai fondi a pioggia: voucher alle imprese per accrescere le competenze”

A cura dell’Ufficio Stampa
uff.stampa@confartigianatofc.it

A fianco delle imprese del settore turistico, la filiera di aziende dell’indotto, fra cui quelle artigianali, è forza rilevante di Cesenatico. Il nuovo Piano Urbanistico generale deve essere l’occasione per favorire il suo sviluppo, consolidandola a partire dal comparto delle imprese del settore casa. Lo chiede Confartigianato Cesenatico ai candidati sindaco e ai futuri amministratori che scaturiranno dalle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre.

“Abbiamo richiesto nelle nostre osservazioni – affermano il presidente Alan Sacchetti e il responsabile Mauro Moschini (nella foto)- interventi per poter ampliare i laboratori artigianali e per poter inserire le aree produttive compiutamente nel territorio urbano con le dovute infrastrutture. Servono inoltre politiche incentivanti per attività di artigianato di servizio in centro storico”. “Ma più che le cose da fare, conta l’idea unificante della visione e a Confartigianato piace pensare ad amministratori sognatori con i piedi per terra, cioè che coniughino concretezza e lungimiranza, con progetti coraggiosi in grado di rompere schemi consolidati. In questo senso le modalità attraverso le quali il Comune può manifestarsi amico delle imprese favorendo l’imprenditorialità – aggiungono Sacchetti e Moschini – sono molteplici, a partire dalla valutazione dell’impatto sulle piccole e medie imprese di ogni atto amministrativo di valenza strategica, proseguendo con la lotta all’abusivismo e al lavoro nero e l’incentivazione di appalti a chilometro zero, la semplificazione burocratica evitando però di informatizzare l’inutile, cioè di riprodurre il formato elettronico quando vi è quello cartaceo”.
“La nuova pista di intervento che suggeriamo di percorrere – aggiungono presidente Sacchetti e segretario Moschini – è quella di creare condizioni per agganciare lo sviluppo delle imprese e del territorio al Pnrr, al Piano regionale e al Patto comunale, promuovendo progetti di rafforzamento del tessuto imprenditoriale. Al posto degli interventi di sostegno a pioggia, vanno erogati fondi mirati con voucher per lo sviluppo delle competenze e competitività, nelle due direzioni della transizione digitale e quella ecologica per favorire l’acquisizione di competenze su sostenibilità ambientale e sociale, digitalizzazione e Ict, la sicurezza dei luoghi di lavoro e organizzazione dei processi produttivi, gli asset su cui si gioca lo sviluppo. Questo è il campo si gioca la partita per le imprese nel la fase declinante del covid e nel post-pandemia, anche a Cesenatico: si riduce da una parte la base delle imprese destinatarie, ma si incrementa dall’altra l’efficacia dell’intervento erogatore”.