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Confartigianato cesenate all’assemblea nazionale con il premier Meloni: “Grande senso di appartenenza alla nostra storia associativa”

A cura dell’Ufficio Stampa
uff.stampa@confartigianatofc.it

“Nei prossimi anni vorremmo considerarci come artigiani dell’Italia, occupandocene con la stessa meticolosità, dedizione, pazienza e amore con cui un artigiano si occupa dei suoi prodotti”. Con queste parole il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è rivolta all’Assemblea di Confartigianato riunita a Roma ieri mattina, alla quale ha preso parte un folto gruppo di imprenditori e dirigenti di Confartigianato Federimpresa Cesena, guidati dal Gruppo di Presidenza (Stefano Ruffilli, Marcello Grassi e Daniela Peduzza) e dal segretario Stefano Bernacci.

 

“E’ stata una giornata all’insegna di un grande senso di appartenenza – rimarca il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena – perché dopo anni di restrizioni per il Covid siamo tornati con la nostra presenza cesenate all’Assemblea nazionale, come è tradizione della nostra storia associativa, cogliendo un’occasione importante per vivere in prima persona la rappresentatività di Confartigianato a livello nazionale e di condividere le proposte per il futuro del paese e delle imprese”. Il premier Meloni ha risposto punto per punto alla relazione del presidente di Confartigianato Marco Granelli il quale ha offerto alla nazione il contributo della forza degli artigiani e delle micro e piccole imprese quali ‘costruttori di futuro’, anche per le nuove generazioni, confidando in un nuovo patto di fiducia tra lo Stato e le imprese, per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese. L’assemblea si è aperta con la lettura del messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Fra i molteplici temi affrontati nella relazione del segretario nazionale Granelli gli appesantimenti amministrativi in materia di lavoro che si sommano alla Torre di Babele della legislazione fiscale: il caro energia, il fronte del lavoro,  puntando sull’apprendistato “che deve diventare il principale canale di accesso dei giovani nel mondo del lavoro”; la ricerca di una soluzione per le imprese che hanno concesso lo sconto in fattura sui bonus edilizi

Il presidente Meloni ha affermato di credere nel valore centrale dei corpi intermedi e ha auspicato un confronto stabile non solo di  carattere sindacale, ma sulla strategia di questa nazione Fra i numerosi temi toccati dal premier la difesa del made in Italy, segnalando che la manovra finanziaria verrà accompagnata con un con allegato ad hoc dedicato alla valorizzazione e la tutela del made in Italy, della proprietà intellettuale, della lotta alla contraffazione. Sulla riduzione del costo del lavoro, Meloni ha sottolineato che “l’orizzonte della legislatura è un taglio del 5% almeno del cuneo fiscale: due terzi al lavoratore, un terzo all’azienda. Il premier ha poi richiamato le misure della legge di bilancio fra cui  proroga dei crediti di imposta per le aziende aumentandola dal 40 al 45% per le energivore e dal 30 al 35% per le non energivore. Sui bonus edilizia, il premier ha detto: che si è dovuto correggere norma e quello che preme è il pregresso perché oggi ci ritroviamo con i cassetti fiscali delle banche pieni e le cessioni di nuovi crediti vuote. “Lo Stato ce la metterà tutta, ma le banche qualcosa di più possono fare”.
Nella foto scattata alla fine dell’assemblea nazionale il Gruppo di Presidenza di Confartigianato cesenate formato da Marcello Grassi, Stefano Ruffilli e Daniela Pedduzza con il presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli e il segretario generale Vincenzo Mamoli.