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Confartigianato: “Appalti pubblici a misura di pmi, ultima chanche col Pnrr”

A cura dell’Ufficio Stampa
uff.stampa@confartigianatofc.it

“Il Pnrr è l’ultima chance per rilanciare gli appalti pubblici a misura di Pmi e rimediare alle criticità del codice dei contratti pubblici”. Lo afferma Confartigianato  che stigmatizza il fallimento del Codice nato nel 2016 e fa il punto sulle aspettative delle piccole imprese.

 “A distanza di cinque anni – mette in luce il Gruppo di Presidenza Confartigianato cesenate (Daniela Pedduzza, Stefano Ruffilli e Marcello Grassi) – il codice dei contratti pubblici è inattuato, gli elementi di novità, pure positivi, sono rimasti inattuati, le manutenzioni non sono state fatte, i cantieri non sono stati aperti e la auspicata qualificazione delle stazioni appaltanti non è mai arrivata. In questo periodo, troppe imprese hanno chiuso e troppi lavoratori hanno perso il posto di lavoro. Ora siamo alla svolta, è la nostra ultima occasione, o facciamo sul serio o perdiamo le risorse che arrivano con il Pnrr”.
La prova d’appello e le aspettative di Confartigianato ora sono riposte nel Decreto Semplificazioni.
“Le nostre richieste di modifica– continua il Gruppo di Presidenza cesenate – sono le seguenti: abrogazione dell’obbligo di applicazione del contratto del contraente principale e applicazione da parte del subappaltatore del contratto collettivo di settore di riferimento; attenuazione delle norme sulle pari opportunità, generazionali e di genere (eliminazione dell’obbligo della relazione di genere per le imprese che occupano un numero inferiore a 15 dipendenti; semplificazione per le micro e piccole imprese; abolizione del regime sanzionatorio; abolizione dell’obbligo per la Stazione appaltante di motivare il mancato inserimento delle clausole); rafforzamento della suddivisione degli appalti in lotti; ripristino del divieto di appalto integrato; obbligo di inserire clausole di revisione del prezzo“.