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Blocco del riciclo dei rifiuti, allarme di Confartigianato

A cura dell’Ufficio Stampa
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Confartigianato Cesena è da tempo impegnata per promuovere l’economia circolare e sostenibile, affiancando e sostenendo i percorsi virtuosi delle imprese in questa direzione. Insieme ad altre organizzazioni imprenditoriali e associative Confartigianato ha fatto un appello a Governo e Parlamento per trovare una soluzione al blocco delle operazioni di riciclo dei rifiuti nel nostro Paese, denunciando le pesanti ricadute sull’ambiente, sulla salute dei cittadini e sui costi di gestione dei rifiuti per famiglie e imprese, in seguito alla battuta d’arresto del settore dell’economia circolare.

“Una sentenza del Consiglio di Stato – spiega il Gruppo di presidenza di Confartigianato Cesenaha di fatto paralizzato le operazioni di riciclo dei rifiuti. La misura dello Sblocca Cantieri in materia di cessazione della qualifica di rifiuto non ha risolto la situazione, limitandosi a salvaguardare le tipologie e le attività di riciclo, escludendo quindi quelle che sono state sviluppate nel frattempo. Questo quadro normativo di fatto impedisce diverse attività di riciclo di rifiuti di origine sia urbana che industriale e la realizzazione di nuove attività e impianti. La raccolta differenziata è una precondizione per gestire in modo virtuoso i rifiuti attraverso il loro corretto conferimento verso impianti preposti al riciclo. Gli impianti devono essere autorizzati a far cessare la qualifica di rifiuto in modo che dopo il trattamento restituiscano prodotti, materiali e oggetti destinati al mercato. L’invio dei nostri rifiuti all’estero ha costi troppo elevati per i cittadini e le imprese ed è proprio un Paese povero di materie prime come l’Italia a dover valorizzare i materiali di scarto per essere competitivo nel confronto internazionale e rafforzare la propria base imprenditoriale. Il blocco delle autorizzazioni ci costa 2 miliardi di euro in più all’anno. Lo sviluppo di processi e prodotti legati all’economia circolare rappresenta una sfida strategica per garantire un uso razionale delle risorse naturali, quindi la situazione di stallo denunciata oggi dalle imprese, e più volte rappresentata alle Istituzioni, è un richiamo all’attenzione generale”.

“Confartigianato insieme al mondo imprenditoriale – prosegue il Gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena – si è rivolta non solo alle Istituzioni ma anche ai cittadini. Se le operazioni di riciclo non vengono rapidamente sbloccate, la crisi in atto che già colpisce la gestione dei rifiuti, urbani e speciali, si aggraverà e porterà a situazioni critiche in molte città su tutto il territorio nazionale, con il rischio di sovraccaricare le discariche e gli inceneritori. Le attività più colpite sono proprio quelle che impiegano modalità e tecnologie più innovative per il riciclo e recupero dei rifiuti e quindi paradossalmente anche le più efficaci per la tutela ambientale e lo sviluppo dell’economia circolare. La soluzione per porre fine a questa emergenza è stata indicata dall’Europa con il Pacchetto di Direttive in materia di economia circolare, pubblicato a giugno 2018. Vanno recepite tali direttive per garantire una gestione sicura ed efficiente dei rifiuti e affrontare le sfide ambientali ed economiche a livello globale. L’impresa italiana, con i suoi impianti, vuole continuare a rendere concreta la transizione verso l’economia circolare, consolidando la sua leadership a livello europeo nel guidare il processo di crescita verso la de-carbonizzazione e l’uso efficiente delle risorse naturali”.

 

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Credits: Federico Lodesani

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