RAVAGLIA 08/04/24 CESENA CONFARTIGIANATO  GIOVANI IMPRENDITORI

Aree interne, crescono le imprese artigiane guidate da giovani

A cura dell’Ufficio Stampa
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Le micro e piccole imprese, in particolare quelle artigiane, sono il perno dello sviluppo sostenibile e della coesione sociale dei territori italiani. Questo tratto caratteristico dell’economia e della società italiana emerge nel report ‘Il cuore artigiano dell’Italia: imprese di comunità, territori e la sfida demografica’ che l’Ufficio Studi ha presentato nel corso della Convention del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato “Restanza Artigiana: Giovani che innovano, territori che vivono” a cui ha preso parte anche il Gruppo Giovani imprenditori di Cesena.

 

“In un contesto segnato da crisi ricorrenti e dalla “glaciazione demografica”, incombono gravi criticità quali la perdita di capitale umano giovane e qualificato, la difficoltà di ricambio generazionale, i tassi di occupazione under 35 più bassi in UE e l’elevata inattività dei giovani, anche laureati – afferma il presidente del Gruppo Giovani imprenditori cesenate Matteo Brighi – . Nonostante ciò, l’Italia mantiene una leadership europea per numero di imprenditori under 35, con un significativo apporto delle imprese artigiane giovanili. Le aree interne e montane, dove l’artigianato è più diffuso, sono dei veri e propri laboratori di comunità e sostenibilità. Il report evidenzia la crescita delle imprese artigiane nei settori innovativi e digitali, mentre nel confronto europeo i giovani italiani mostrano il più elevato orientamento verso imprese sostenibili. Inoltre, il report propone specifiche evidenze sulle tendenze dell’occupazione giovanile, la difficoltà di reperimento del personale, l’orientamento dei giovani a fare imprese, le imprese a rischio di ricambio generazionale, la presenza e incidenza dell’artigianato nelle aree interne e montane, la propensione a innovare, la diffusione delle imprese digitali e la crescita delle imprese artigiane nei settori driver.”

Anche nelle aree interne e montane svolge un ruolo di presidio sociale e culturale, agendo come collante comunitario, fattore di sostenibilità e coesione sociale. “L’elevata vocazione artigiana delle aree interne si evidenzia con una incidenza dell’occupazione dell’artigianato sugli occupati del totale delle imprese pari al 22,2%, con una ulteriore accentuazione nelle aree interne di montagna dove si arriva al 24,8%, anche nel territorio cesneate, a fronte di una media nazionale pari al 14,5%. Il presidio delle imprese sui territori è una delle leve per affrontare gli effetti della glaciazione demografica che nei prossimi venticinque anni prevede un calo del 19,6% della popolazione in età lavorativa e per contrastare la fuga all’estero dei giovani qualificati: in 10 anni (2014-2023). Tra i fattori di “Restanza artigiana”, la propensione a legarsi al territorio, si collocano la connettività e la propensione a fare rete delle imprese. In Italia le piccole imprese sono sempre più connesse: il 45,1% delle piccole imprese ha più del 50% addetti connessi, il 42,9% gestisce riunioni online e il 74,6% ha accesso da remoto alle e-mail, a documenti e applicazioni aziendali. Il 70,8% delle famiglie in Italia sono raggiunte da connettività a banda larga, ma si segnalano alcuni ritardi in regioni montane e con una elevata presenza di aree interne. 

Nella foto il Gruppo Giovani Confartigianato Cesena