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Antincendio, gli installatori protestano: corsi ripetitivi su competenze già acquisite

A cura dell’Ufficio Stampa
uff.stampa@confartigianatofc.it

“Il ‘Decreto Controlli’ sulla sicurezza antincendi firmato dal Ministro degli Interni rischia di mettere in crisi migliaia di imprese di installazione impianti. Non è così che si garantisce la sicurezza dei cittadini”. Confartigianato Impianti contesta il provvedimento che impone decine di ore di formazione a pagamento per i dipendenti delle imprese che operano sugli impianti antincendio per certificare competenze già in loro possesso.

L’ennesimo oneroso carico di formazione – rimarca il Gruppo di Presidenza Confartigianato cesenate – appare del tutto ingiustificato ai fini dell’acquisizione di competenze. Il nuovo decreto pare ignorare che le nostre imprese sono già autorizzate ad operare in base a severi e precisi requisiti di legge per garantire l’efficienza e la funzionalità dei sistemi antincendio: il rispetto delle norme di abilitazione in vigore da 30 anni, la nomina di un responsabile tecnico che si assume totalmente ogni responsabilità (penale e civile) della corretta esecuzione a regola d’arte del lavoro. Unitamente all’altra organizzazione di categoria prosegue il nostro impegno a fianco degli installatori e chiederemo la modifica del Decreto. Naturalmente nessuno si sogna di discutere il rispetto del sacrosanto principio della sicurezza dei sistemi antincendio, tuttavia, come dimostrano anche i recenti episodi verificatisi a Milano e a Torino, la sicurezza si garantisce con un efficace sistema di controlli e verifiche periodiche e la creazione di un catasto degli impianti antincendio, non speculando sul mercato dei corsi di formazione a pagamento da caricare sulle spalle degli imprenditori”.