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Addio al grande fotografo Giampiero, Archivio Zangheri memoria cittadina da rendere istituto cultruale

A cura dell’Ufficio Stampa
uff.stampa@confartigianatofc.it

Quando nel 2016 Confartigianato Cesena ha celebrato in tutte le sedi territoriali il 70° di fondazione, campeggiò una mostra fotografica in cui vividamente fluivano le immagini di tanti anni di vita associativa.

Gian Luca Zangheri, figlio di Giampiero mancato in questi giorni, e nipote di Pio e Gino, che nel 1951 fondarono la Fratelli Zangheri in città, ci accolse e ci consentì di reperire nel meraviglioso archivio di questa straordinaria dinastia di fotografi cittadini una serie di immagini riferite alla nostra storia associativa, con commossa emozione. Confartigianato giocava in casa: abbiamo avuto l’onore di avere i fratelli Zangheri maestri fotografi nostri associati.
La scomparsa di Giampiero, fotografo cittadino a noi tutti caro che operò fotografando Cesena e i cesenati sino agli anni Novanta, è un’occasione per stimolare un’operazione di recupero di  memoria documentaria cittadina.
Confartigianato Cesena ritiene che l’archivio dei Fratelli Zangheri con le sue 250mila fotografie debba venire il più possibile alla luce, non solo grazie all’impegno meritorio della famiglia ma anche con il concorso di forze pubbliche e private che abbiano a cuore la condivisione di una testimonianza unica che abbraccia la vita cesenate dal 1951 alla fine degli anni Novanta.
Il valore artigiano del mestiere di fotografo è una risorsa del territorio e la nostra realtà cesenate ha conosciuto in questi decenni valenti professionisti del settore che hanno dato lustro al mestiere e dato valore aggiunto alla memoria della città. La moderna tecnologia  ha penalizzato il mestiere, ma la qualità della fotografia resta e resterà per sempre prerogativa dei professionisti, gli unici maestri nell’immortalare l’attimo. C’è una fotografia che ritrae una gita della nostra allora associazione Artigiani di Cesena del 1951 scattata da uno dei Zangheri: Giampiero era allora un bambino, quindi a scattare fu il padre Pio, o forse lo zio Gino. Ecco: meglio di tanti documenti quello scatto immortala quell’epoca, quelle persone, quello zelo associativo, la nostra storia. E così è per le tante altre relative a convegni, eventi, manifestazioni, capace di fermare l’attimo.
L’archivio Zangheri è stato dichiarato patrimonio di interesse culturale dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con un decreto del 2015 della Soprintendenza artistica dell’Emilia Romagna. Un grande onore. Ma ora dobbiamo far diventare l’archivio Zangheri compiutamente una sorta di istituto culturale profeta in patria, trovando il modo di valorizzarlo in città e nel territorio portandolo come merita alla luce costantemente e programmaticamente, con opportuni spazi espositivi e iniziative di valorizzazione cui pubblico e privato possano collaborare. Il valore artigiano è fondamento di cultura e tradizione cittadina.

Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena (Daniela Pedduzza, Stefano Ruffilli e Marcello Grassi)