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Accisa sul gasolio, no all’aumento camuffato con presunte ragioni ambientali

A cura dell’Ufficio Stampa
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No agli aumenti sul gasolio: lo chiede Confartigianato Trasporti  Cesena. “Il gasolio auto – spiega il presidente Luca Facciani – ha un’accisa inferiore a quella sulla benzina (0,617 euro/litro, contro 0,728) e il Governo è orientato a riallineare progressivamente le aliquote dal 1° gennaio 2021. Si tratterebbe dell’ennesimo inasprimento delle tasse, stavolta camuffato con presunte motivazioni ambientali”. 

“Insieme alle associazioni dell’autotrasporto, della logistica e del commercio di carburanti -prosegue Facciani – abbiamo inviato un appello al Governo, a seguito della consultazione pubblica lanciata dal Ministero dell’Ambiente su alcune proposte di legge finalizzate a rimuovere progressivamente taluni sussidi ambientalmente dannosi, e con il quale denunciano l’imminente rincaro del gasolio. Il trattamento differenziale tra gasolio e benzina, in realtà, non è qualificabile come sussidio. Sono due aliquote di accisa diverse, come diversi sono i due prodotti, sia in termini di prestazioni che di impatto ambientale. Rispetto alla benzina, il gasolio (grazie anche alla crescente efficienza dei motori) consente di fare più chilometri con un litro e produce minori emissioni di CO2. Il differenziale tra le due aliquote si ritrova in tutti gli Stati membri dell’Ue (tranne UK e Belgio), era stato pensato per promuovere un graduale ricambio dei veicoli verso motorizzazioni con un ridotto impatto sul clima”.
“Gli italiani – aggiunge il presidente di Confartigianato Trasporti – hanno orientato di conseguenza le proprie scelte di consumo: adesso è davvero surreale adottare un atteggiamento punitivo verso quei cittadini che hanno fatto esattamente ciò che gli si chiedeva di fare. E non parliamo solo di trasporto privato: è bene ricordare, infatti, che ben oltre il 95% del parco circolante dei veicoli adibiti al trasporto di merci (veicoli commerciali e industriali) sono alimentate a gasolio. L’incremento delle accise sul gasolio si tradurrebbe quindi in un aumento dei costi di trasporto, con l’inevitabile aumento dei prezzi dei beni di consumo. Se si vuole promuovere la riduzione dell’impronta ecologica dei carburanti, occorre offrire opportunità tangibili di miglioramento della qualità ambientale e del tenore di vita delle persone: non si può scegliere una via punitiva che finisca per alimentare la percezione che la sostenibilità può essere perseguita solo a spese delle fasce sociali medio-basse né si può consentire un’azione punitiva contro intere categorie produttive, fra cui la nostra di autotrasportatori, in una fase particolarmente difficile della ripartenza”.
Nella foto il presidente di Confartigianato Trasporti Cesena Luca Facciani, terzo da sinistra, con il consiglio direttivo e il coordinatore sindacale Eugenio Battistini.

 

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Credits: Federico Lodesani

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