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Confartigianato: “Dazi Usa in vista, dialogo con Washington e misure a sostegno della competitività delle imprese”
A cura dell’Ufficio Stampa
uff.stampa@confartigianatofc.it
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Le lettere del presidente degli Stati Uniti Donald Trump con cui ha stabilito l’applicazione di eventuali dazi dal 1° agosto, dando peraltro spazio per trattative con la Ue, alimenta anche per le imprese cesenati esportatrici un clima di incertezza, anche se le aziende danno generalmente credito alle trattative avviate ad aprile: a giugno l’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere registra un aumento dopo quello registrato a maggio.
Un segnale positivo, colto nel report di Confartigianato, arriva dalla ripresa del volume del commercio internazionale, che nel primo quadrimestre del 2025 cresce del 4,4%, migliorando il +2,4% del 2024. I dazi, secondo Confartigianato, peseranno sull’export diretto negli Stati Uniti, ma non solo: si genererà anche un effetto indiretto dato da una minore domanda di paesi che esportano prodotti negli Stati Uniti che utilizzano come input semilavorati e macchinari prodotti in Italia. Sul mercato statunitense il made in Italy nel 2025. Nel primo quadrimestre 2025 l’export verso gli Stati Uniti segna una crescita dell’8,2%, combinazione di un forte aumento, pari al +74,5%, nel settore farmaceutico e di una riduzione del 2,6% nei restanti settori della manifattura. I comparti di alimentare, moda, legno e arredo, prodotti in metallo, altre manifatture (che comprendono gioielleria e occhialeria) in cui le micro e piccole imprese determinano oltre il 60% dell’occupazione – l’export nel 2025 (ultimi 12 mesi a marzo) vale 17.870 milioni di euro, pari allo 0,9% del Pil, e nel primo trimestre segna un aumento dell’1%. La tenuta è data dal trend positivo dell’alimentare (+9,3%) e della moda (+3,6%), mentre cala l’export delle altre manifatture (-9,7%), che comprendono occhialeria e gioielleria, dei prodotti in metallo (-6,8%) e dei mobili (-2,0%). Pur con un peso più contenuto, si osserva un trend positivo per il legno.
“È indispensabile – sottolinea il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena (Daniela Pedduzza, Stefano Soldati e Fulvia Fabbri, nella foto) – che l’Italia e l’Unione Europea mantengano aperto il dialogo con Washington per scongiurare un’escalation protezionistica che penalizzerebbe in particolare i territori fortemente esposti come anche la nostra Emilia-Romagna. Allo stesso tempo, chiediamo al Governo misure concrete per sostenere la competitività internazionale delle nostre imprese: strumenti per la diversificazione dei mercati, incentivi all’innovazione e investimenti infrastrutturali ed energetici che rafforzino la resilienza del nostro sistema produttivo. I nostri imprenditori artigiani e le nostre Mpi hanno dimostrato di saper affrontare le sfide globali con qualità, flessibilità e radicamento nei territori. Ora serve una visione strategica che le accompagni e le tuteli in questa nuova fase di incertezza”.